Warning: grosso rischio truffa e malware per gli utenti BitTorrent
Nuovo pericolo in rete per gli utenti BitTorrent che si nasconde sotto l’invio di false lettere d’infrazione, ma in realtà non c’è alcuna connessione della società ICPP Fondazione, anche se scrive di essere partner della RIAA e della MPAA, con gruppi anti-pirateria, ma è solo un modo per ottenere soldi, infettando poi il computer del malcapitato che cade nel suo trucco ed ottenendo dati personali, come ad esempio il numero della carta di credito.
L’ICCP Fondazione sostiene di essere una società internazionale che opera in Svizzera. Essi dicono di essere “impegnati a promuovere i benefici culturali ed economici del diritto d’autore”, mentre assistono i loro partner per combattere il “furto d’autore in tutto il mondo”. Ma in realtà come abbiamo già detto, cercano solo di estorcere soldi agli utenti BitTorrent.
Non si conoscono esattamente le modalità di azione del malware ma probabilmente in seguito al download di qualche file fake, viene visualizzato sul computer della vittima, un avviso d’infrazione poi c’è il blocco ed i malcapitati vengono reindirizzati al sito dell’ICCP in cui vengono avvertiti che sono stati trovati in violazione del copyright.
Gli utenti qui vengono avvertiti che possono anche essere condannati fino a cinque anni e a una multa fino a 250.000 dollari e poi hanno due opzioni possono cliccare per il tribunale oppure possono risolvere il tutto pagando una multa di 400 dollari, inoltre gli si chiede di dare il loro nome, indirizzo e dati completi della carta di credito, non si capisce per quali brutti fini vengano richiesti questi dati.
Se si sceglie l’opzione del tribunale, appare questa immagine.
Poi il software che dovrebbe andare a localizzarsi in C: Documents and Settings Administrator Dati applicazioni IQManager
IQMANAGER.EXE scandaglia il computer alla ricerca di file Torrent e non si sa che altro faccia.
Si tratta quindi sicuramente di quei software che cercano di truffare gli utenti estorcendo loro soldi, ma sicuramente anche prendono possesso del computer dei malcapitati, si raccomanda quindi la massima attenzione.