Modi per eludere il Digital Economy Bill
Come sappiamo il Digital Economy Bill è stato approvato nel Regno Unito ma queste soluzioni così avverse all’opinione pubblica, oltre ad avere come conseguenza magari moltissimi file-sharer accusati ingiustamente, portano la maggior parte degli utenti P2P a cercare sempre nuovi mezzi tecnologici per eludere il monitoraggio.
Del resto l’approvazione di altre leggi molto discusse come l’IPRED in Svezia e l’Hadopi 2 in Francia ha portato, dopo un periodo di paura iniziale, addirittura ad un aumento della pirateria.
Quindi ci sono dei sistemi a cui già pensano di ricorrere gli utenti P2P inglesi, vediamo quali sono:
Uso di un trucco molto semplice
Poiché la maggior parte dei sistemi di monitoraggio, si basano sui tracker per raccogliere i dati, si può semplicemente rimuovere i tracker prima di scaricare ed usare DHT e PEX che sono ormai supportati dai maggiori client BitTorrent.
Ovviamente non è impossibile rintracciare anche chi usa DHT ma si pensa che i maggiori sistemi di monitoraggio, come quelli usati da Dtecnet, non siano ancora in grado di farlo e ci vorrà tempo, prima che siano aggiornati.
Condividere in modo anonimo
Bastano poche lire al mese per usufruire dei servizi VPN, che creano un tunnel criptato fra il computer dell’utente ed un server esterno, facendo risultare l’indirizzo IP di un altro paese dove il Digital Economy Bill, non può essere applicato.
Più o meno il sistema che usano anche molti italiani che vogliono accedere a Pirate Bay, bloccato in Italia.
Fra gli utenti BitTorrent sono molto popolari Itshidden, Hidemyass e Swiss VPN e non dimentichiamo Ipredator VPN, il servizio VPN, lanciato da Pirate Bay che è anche il meno caro.
Altre vie di condivisione
Sicuramente con il Digital Economy Bill verranno presi di mira gli uploader che utilizzano BitTorrent, oppure applicazioni come Limewire, basate su Gnutella, in quanto facili da monitorare.
Ma ci sono vari sistemi ormai diffusi in rete che permettono di cercare e scaricare files coperti dal copy-right, prima di tutto Google, poi Usenet ed ancora ci sono centinaia di motori di ricerca dei file MP3, che consentono di scaricare il materiale direttamente sul computer.
Quindi, i files si troveranno lo stesso, potrebbe servire da deterrente, la paura di stare compiendo qualcosa di illegale e di poter essere puniti per questo, ma se ci fossero molte opportunità legali che offrissero il materiale che si cerca a buon prezzo, la maggior parte della gente, non penserebbe a cercare metodi per evitare di essere individuati.