USA: inchiesta compromettente su politici trapelata sulle reti P2P
Un documento contenente i nomi di più di due dozzine di membri della Camera dei rappresentanti degli Usa, che sono sotto inchiesta per violazione di etica, da parte del Comitato Etico, comincia ad essere ampiamente diffuso su Internet, dopo essere fuoriuscito su una rete peer-to-peer all’inizio di questa settimana.
Seconda un’azienda di monitoraggio della rete il file già sarebbe reperibile facilmente in rete a Londra, Toronto, Washington, Los Angeles, Texas e New York. Scott Harrer appunto il direttore dell’azienda Tiversa Inc ha detto che possono tranquillamente confermare che il file è disponibile sulle reti P2P.
Anche il Washington Post in un articolo di giovedì aveva detto che era venuto a contatto con un documento in cui c’erano i nomi di vari rappresentanti del Congresso, sotto indagine da parte degli investigatori per comportamento scorretto nella difesa di lobbies e nell’esercizio della loro influenza.
L’investigazione è stata ordinata dal Comitato etico che in genere non svela al pubblico i nomi delle persone soggette ad indagine, a meno che non si decide di avere prove sufficienti per agire contro di essi. Fra i nomi presenti nel documento, ora pubblico quelli di vari rappresentanti democratici, tra cui Maxine Waters della California e Laura Richardson, e Charles Rangel di New York.
In una dichiarazione rilasciata ieri il comitato etico ha detto che la perdita non è stata causata da un’intrusione nei sistemi informati della Camera o del Comitato ma piuttosto il documento è trapelato da un membro dello staff junior che aveva installato un software P2P su un personal computer sul quale il documento è stato memorizzato.
Questo è solo l’ultimo episodio di molte fughe di notizie militari o politiche che si sono ritrovate sulle reti P2P.
Ad esempio la stessa società Tiversa a luglio aveva trovato sulle reti P2P i dettagli sulle rotte del corteo presidenziale e un piano segreto per la protezione della famiglia del presidente Obama in un file di LimeWire.
Inoltre il mese scorso oltre 200 importanti segreti militari sono trapelati sulle reti P2P.