UK: manuale sul cosa fare se si riceve un avviso d’infrazione
Sappiamo perfettamente e continuiamo a dirlo che scaricare e condividere materiale protetto dal copy-right è reato ed è punito dalla legge di quasi tutti i paesi sia europei che non.
Ma un’altra pratica è sicuramente ripugnante e molte volte è stata messa in luce dai media, quella dell’invio di centinaia, migliaia lettere d’avviso d’infrazione da parte di studi legali sia in Inghilterra che in Germania.
Ora sembrerebbe che l’Inghilterra stia per essere invasa da una nuova ondata di queste lettere e quindi James Bench del BeingThreatened ha rilasciato un manuale ‘Speculative Invoicing Handbook’ sotto licenza Creative Commons, quindi free al 100%, assolutamente da leggere prima di pagare.
Il manuale può essere scaricato da qui (pdf).
Lo stesso Lord Lucas impegnato nel dibattito sulla nuova legge anti-pirateria in UK, ha messo in evidenza il sistema sicuramente redditizio dal punto di vista dei risultati, ma certamente poco onesto messo in opera ad esempio dagli avvocati dell’ACS.
Anzi Lord Lucas ha proprio detto chiaramente che “ i metodi che usano per fare i soldi non sono piacevoli “.
Poco piacevoli ma sicuramente redditizi se un nuovo studio effettuato in Germania dove agisce la famosa Digitprotect GmbH ha riportato che la società avrebbe inviato nel corso del 2009 oltre 450.000 lettere di avvisi d’infrazione richiedendo circa 370 milioni di dollari in danni.
Lo studio dimostra che la Digi protect ed altre compagnie similari lavoravano per conto di oltre 159 società detentrici dei diritti d’autore molte statunitensi .
Nelle lettere veniva richiesto un risarcimento di circa 1300 euro minacciando coloro alle quali sono state inviate di azioni legali molto più costose.
Anche perché la gente che riceve queste lettere non ha modo di smentire il motivo per il quale sono accusati.
Oltretutto molte persone che ricevono queste lettere non sanno invece che la maggior parte delle volte, gli avvocati stessi evitano di portare il caso in tribunale perché è molto difficile dimostrare la colpevolezza solo sulla base di un indirizzo IP, quindi questi avvocati bleffano con la gente, che impaurita, ci casca e paga.
Inoltre molte ditte che monitorano operano all’estero e non divulgano il modo in cui hanno ricavato questi dati, che molto probabilmente sono stati ottenuti contro le leggi sulla protezione dei dati, come è stato già rimarcato in Svizzera ed in Francia.
Quindi la cosa sicuramente migliore è l’informazione, se si riceve una lettera del genere conviene leggere il manuale e reagire, come dice il proverbio a pagare ed a morire c’è sempre tempo.