Svezia: nuova retata contro file-sharer


Sembrerebbe proprio che ancora una volta in Svezia sia stata usata l’IPRED, la famosa legge che permette alle associazioni anti-pirateria di ottenere dagli ISP i dati di chi scarica illegalmente e costringere la polizia a prendere provvedimenti contro i file-sharer illegali.

Lars Gustafsson dell’Ifpi, parlando ad una radio svedese, ha detto che essi hanno fornito prove riguardanti 20 persone ma solo cinque di queste sarebbero state arrestate per aver condiviso file tramite Direct Connect.

Le cinque persone che si trovavano in luoghi diversi fra cui Göteborg, Docksta, Handen e Upplands Väsby erano collegate fra loro ed ognuno condivideva fra i 9.000 ed i 17.000 brani musicali, a capo c’era un uomo di 28 anni che ha accettato in parte la responsabilità.

Secondo sempre il capo dell’IFPI ce ne sono ancora molti in Svezia che condividono file illegali, sempre tramite Direct Connect e non capisce perché la gente continui a rubare la musica, quando ci sono molte opzioni legali.

Secondo Rick Falkvinge, del partito svedese, che è stato critico sia nei confronti del raid che sulla legge IPRED “e’ completamente sbagliato che la polizia vada a prendere i computer delle persone perché condividono musica”.

Comunque questo non è sicuramente sbagliato in base alla normativa IPRED che punisce i grandi violatori del copy-right e chi usa direct connect, tende a condividere la sua intera collezione di brani musicali, in un unico posto.