Rhett Reese: la pirateria minaccia il seguito di Zombieland


ZombielandOrmai anche dopo la trasmissione 60 minutes della CBS, che abbiamo più volte nominato, molti artisti credono a quanto detto dalle major e dalla MPAA e pur se hanno avuto un grosso successo ai botteghini, vedono nelle molte copie pirata scaricate del loro lavoro un danno enorme al proseguimento della loro carriera. E’ il caso di Rhett Reese co-scrittore del film Zombieland, che si dichiara depresso su Twitter e si scaglia contro di coloro che hanno scaricato copie illegali del suo film perché risulta anche dalla classifica di Torrent Freak che il film ha avuto più di un milione di download. Il film comunque dovrebbe arrivare in Italia nel maggio 2010.

Come già accennato soprattutto Rhett Reese teme che tale successo nei download pirati determini che non ci sarà Zombieland 2.

Ma la realtà economica appare un altra in quanto in base alle riviste specializzate il film sembra quanto mai vivo e vegeto ai botteghini ed inoltre il suo successo sarebbe soprattutto dovuto ad un passa-parola, per cui chi l’ha visto l’ha consigliato ad altri e così via.

Inoltre il film in diciassette giorni ha incassato 60,8 milioni di dollari mentre ne è costato 24, quindi non sembra proprio che qualcosa possa minacciare un suo seguito.

Oltretutto come gli è stato risposto anche su Twitter ha un seguito di fan appassionati che hanno visto il film più volte e compreranno anche il DVD.

Come sempre il rapporto fra download illegale e mancati guadagni non è così chiaro come vorrebbero far credere le associazioni-antipirateria, anche perché lo abbiamo visto anche nel 2008 con “The dark knight” che il film che ha sbancato i botteghini è quello che nell’anno è stato più scaricato.

Ma indubbiamente Reese e gli altri potrebbero replicare dicendo che il film avrebbe incassato di più senza la pirateria e su questo non c’è la possibilità di obiettare.

C’è però anche da dire che molti registi indipendenti considerano il P2P e BitTorrent come una manna per farsi conoscere in un mondo in cui altrimenti non sarebbero potuti entrare o dove sarebbero passati inosservati, anche questo debbono considerare quando fanno il conto dei profitti e delle perdite le associazioni anti-pirateria.

Fonte Torrent Freak