Rapidshare a caccia di siti che abusano del suo marchio


  Anche se, come abbiamo scritto, è stato defenestrato il Ceo di Rapidshare, Bobby Chang, non sembra che il famoso sito di hosting abbia intenzione di fare una politica meno aggressiva, soprattutto nei confronti dei cosiddetti motori di ricerca RapidShare e contro le persone che abusano del suo marchio per distribuire contenuti protetti dal copyright.

In effetti la minaccia è stata mantenuta e sono state inviate lettere da parte dei legali di Rapidshare a siti come Rapidshare.net, Rapid.org (ex Rapidfind) e Rapidshare4movies.com, che secondo l’idea del famoso sito di file-hosting si macchiano di comportamenti criminali, abusando del suo marchio.

Anzi nelle lettere si concedono due settimane di tempo per chiudere i loro siti e passare i loro domini a Rapidshare.

Le azioni verranno anche intraprese anche perché questi siti sono colpevoli di abuso di marchio e concorrenza sleale.

Chiaramente i proprietari di questi siti non hanno nessuna intenzione di chiudere o cedere i domini e sono meravigliati di una politica così aggressiva, anche vista la quantità di traffico che producono verso Rapidshare. Essi dicono che sono già grosse comunità e al bisogno, possono anche consorziarsi e creare un proprio sito di file-hosting.

Inoltre Rapidshare ha anche iniziato molte controversie in base alla WIPO, nei confronti di siti, che utilizzano la parola Rapidshare nei loro nomi di dominio e queste dispute potrebbero arrecare danni a molti siti nati nella scia di Rapidshare.

Indubbiamente ,cercando di colpire altri siti che violano il copyright, Rapidshare spera di stringere una specie di armistizio con le major ed evitare guai per gli stessi motivi.