Maroni, no ad Hadopi 2 anche in Italia


Avevamo appena scritto che l’Ifpi preannunciava misure anti-pirateria più draconiane in tutti i paesi europei e subito, almeno in Italia la risposta abbastanza provocatoria del ministro Maroni su Panorama, anticipate dall’APCOM, non si è fatta attendere anzi ha ammesso che non passa una giornata senza musica e l’ascolta in ministero, in aereo o sull’IPOD e spesso la scaricherebbe dal web.

Ma ha anche detto chiaramente che la sua è una risposta provocatoria a chi pensa che la strada della repressione, come nel caso dell’hadopi 2, sia quella giusta.

La soluzione che lui invece propone è un sito legale, dove i giovani possano condividere contenuti, finanziato da sponsor.

Chiaramente le parole del ministro hanno subito scontentato SIAE e Fimi ed anzi, quest’ultima ha diramato una setta replica in cui dice, che il ministro dovrebbe valutare che ci sono posti di lavoro in gioco e ricavi per lo stato ed inoltre non si riesce a capire perché mentre chi ad esempio compie un furto in un negozio viene punito, chi ruba in rete dovrebbe passarla liscia.

Infatti, la Fimi sarebbe invece molto favorevole all’introduzione anche in Italia di qualcosa di molto simile all’hadopi 2 ma l’intervento del ministro non era contro i detentori del copy-right ma era basato sulla ricerca di soluzioni alternative alla repressione che poi, per reazione, come si è visto in Francia, portano ad un aumento e non a una diminuzione dei download illegali.