La vicenda di Torrent.ru arriva fino a Putin
La vicenda di Torrent.ru sembra aver sollevato un incredibile vespaio, si punta il dito contro Autodesk, colpevole di aver dato l’avvio alla cosa e addirittura verrà inviata a Putin una petizione con oltre 15300 firme.
Dell’avvenimento avevamo parlato qui e praticamente per ricordare velocemente la vicenda, a Torrent.ru era stato bloccato il dominio su ordine della procura regionale di Mosca da parte del Ru-Center che il 18 febbraio ha subitaneamente, staccato la spina creando problemi ad oltre quattro milioni di utenti.
Allora non si sapeva neanche esattamente quali fossero le motivazioni di un simile comportamento, poi si venne a scoprire che il sequestro del dominio era dovuto alla violazione dell’articolo 146 del codice penale che riguarda “l’uso illegale di oggetti del diritto d’autore o dei diritti connessi, così come l’acquisizione, lo stoccaggio, il trasporto di copie contraffatte di opere o fonogrammi in vendita, commessi su larga scala “.
Sembrerebbe come detto che tutto sia partito dal software di 1C e Autodesk anche se le società hanno negato il loro coinvolgimento.
Ben presto però Torrent.ru ha reagito, trasferendo il sito su un altro dominio rutracker.org, apparentemente registrato dalle Bahamas.
Ma la vicenda ha suscitato molto scalpore in Russia in quanto il RU Center ha agito immediatamente e senza essere obbligato da un giudice a farlo, molti parlano quindi di tangenti versate dagli Stati Uniti.
A seguito della chiusura di dominio, è stata creata una petizione, che ora ha più di 15300 firme, indirizzata al Presidente Medvedev e al Primo Ministro Putin, chiedendo loro di esaminare la vicenda in cui sembrerebbe che le autorità abbiano superato i limiti dei loro poteri.
Inoltre ci sono stati attacchi DDoS contro i siti 1C e EKinoT cinema online, forse sempre per reazione.