La “three strikes law” presto negli Stati Uniti?
Abbiamo già visto come la legge dei “tre avvisi e la disconnessione” sia stata già introdotta in molti paesi tipo la Francia, Taiwan, la Corea del Sud e come in molti altri stati europei si stia discutendo per introdurre qualcosa di molto simile, ad esempio il Belgio e il Regno Unito.
Ora sembrerebbe proprio che anche negli Stati Unti verrà introdotto qualcosa del genere, che magari entrerà dalla porta di servizio, ossia è più facile un accordo in tal senso fra ISP e major. Del resto anche le dichiarazioni del rappresentante della Verizon di cui abbiamo parlato qui e poi smentite, testimoniano accordi in tal senso.
Alex Curtis ad esempio della Public Knowledge ha scritto proprio di queste manovre in atto nell’articolo 2010 State of the Net Three Strikes Panel — what MPAA and RIAA don’t want you to know in cui ha descritto una riunione in cui ha partecipato this year’s State of the Net Conference in cui stranamente gli esponenti della MPAA e della RIAA non hanno esposto le loro ragioni, anche se erano presenti.
L’idea è proprio quella che essi pensino ad non esporsi pubblicamente ma lavorino molto per stringere accordi segreti con gli ISP.
Si è invece esposto Shira Perlmutter dell’IFPI, il quale ha detto chiaramente che mandare solo avvisi d’infrazione non è sufficiente e che è sicuramente la migliore soluzione è che un utente recidivo venga disconnesso, piuttosto che citato in giudizio da loro.
Quando poi un ISP ha chiesto come fosse possibile distinguere fra traffico ad esempio VoIP ed illegale il rappresentante dell’IFPI ha chiarito che sono necessari dei sistemi di monitoraggio del flusso.
Inoltre sempre il rappresentante ha aggiunto che nel DMCA la normativa già prevede la disattivazione dell’accesso a contenuti illeciti, ed ha evidenziato che si stanno studiando soluzioni e ci sono trattative in corso a vari livelli.
Curtis poi nel suo articolo cita gli interventi di vari gruppi che chiedono a gran voce alla FCC ed al governo di prendere provvedimenti.
Quindi come ha scritto anche nel suo report , l’IFPI punta moltissimo come ultima spiaggia sull’introduzione della legge dei “tre avvisi e la disconnessione” in tutto il mondo sembra quindi sempre più probabile che anche negli Stati Uniti verrà intrapresa questa via.
Come dice Curtis se non arriva direttamente come legge del governo è molto probabile che giunga attraverso un accordo privato tra gli ISP e i fornitori di contenuti. Anche perché, essendo falliti tutti i piani precedenti per porre fine alla pirateria on-line, c’è rimasto ben poco per i detentori del copyright da provare. In questa fase non vi può essere dubbio che le Big Media vogliono che la “3 Strikes law” divenga uno standard globale.