La MPAA e la RIAA vogliono trasformare internet in uno stato di polizia
In tutti i paesi europei e non, fervono discussioni e consultazioni popolari su come risolvere il problema pirateria e dicono la loro, ISP, associazioni di consumatori e gruppi a difesa della libertà di internet ed anche le industrie e le associazioni dei detentori del copy-right.
Anche negli stati Uniti, la legge pro-IP tende ad inasprire la legge antipirateria e Victoria Espinel, che in base a questa legge è stata nominata, circa un anno fa, il nuovo zar del diritto d’autore, ha annunciato, qualche mese fa, una consultazione pubblica, per cercare di sapere come l’opinione pubblica intendesse risolvere il problema pirateria.
Anche la RIAA e la MPAA che al pari dell’ifpi in Europa, hanno capito che è inutile spendere soldi nel far cause ai file-sharer illegali, ma è meglio impegnarsi affinché i politici cambino le leggi, hanno spesso espresso le loro idee, diffondendo statistiche non sempre veritiere e proponendo soluzioni per eliminare la pirateria in modo radicale.
Vediamo, quali proposte, ad esempio, sono scritte nei loro blog, come riporta Electronic Frountier Foundation.
Prima di tutti gli utenti di internet dovrebbero essere convinti ad istallare un software del tipo del digital file check, che controlli, se viene compiuta una violazione dei diritti d’autore.
Gli ISP dovrebbero poi permettere a terzi di spiare i materiali inviati tramite le loro reti ed avere un data-base che permetta loro di eliminare il materiale sospetto non appena compare in rete.
Gli utenti recidivi in ogni caso dovrebbero essere disconnessi da internet.
I siti BitTorrent dovrebbero tutti applicare un rigoroso filtraggio preventivo, perché il sistema di notifica delle infrazioni è lento ed inutile, in quanto subito dopo il file viene ricaricato.
Inoltre I motori di ricerca, le società di hosting, le agenzie di pubblicità, i siti di social networking, tutti, appunto abbiamo parlato di stato di polizia, dovrebbero collaborare con i detentori del diritto d’autore, al fine di prevenire la pirateria online. Il fine ultimo di questa collaborazione è quello di eliminare i siti che violano il copy-right.
Speriamo sinceramente che i politici non sentano queste voci, che farebbero spiare costantemente tutti, innocenti e colpevoli rendendo sicuramente internet,un posto pieno di sospetto e paura.