Jesper Bay il famoso direttore e portavoce dell’IFPI, abbandona
E’ stato per oltre sei anni appunto il più famoso portavoce e direttore dell’IFPI, in Danimarca anni in cui la lotta fra le associazioni anti-pirateria e mondo P2P è stata quanto mai cruenta e sempre riportata dai media.
La sua popolarità ha raggiunto l’apice quando nel 2008, un tribunale impose all’ISP Tele 2 di bloccare Pirate Bay e per scherno quelli del team dell’ex famoso tracker aprirono un sito chiamato appunto TheJesperBay con tutte le informazioni ed i codici per eludere il blocco effettuato da Tele 2.
Egli, intervistato da Computer World, sostiene che sono stati anni molto difficili in cui anche lo stare dalla parte del diritto non gratificava, in quanto spesso le informazioni della lotta fra pirateria e major sono manipolate dai media.
Egli dice, infatti, che continuamente sperimentano l’effetto dei media su persone sensibili soprattutto quando i media riportano ciò che a loro fa comodo e le ricerche sono condotte male.
Egli continua dicendo che la lotta fra pirateria e diritto d’autore è un tema molto caldo, scottante anche perché gli interessi in gioco sono molti, anche se non si può negare, a suo avviso, che ultimamente le associazioni anti-pirateria hanno ottenuto successi significativi.
Sicuramente il sempre più attivo intervento degli ISP e l’introduzione “dei tre avvisi e la disconnessione “ in molti paesi sono state pillole molto amare da ingoiare per i condivisori di musica.
Bay non ha ancora detto cosa farà ora, ma sicuramente si lancerà in qualche impresa legale di distribuzione digitale. Chi meglio di lui, infatti, può essere al corrente di come siano cambiati i gusti del pubblico, che non vuole più comprare album fisici ma cercare ed ottenere su internet quello che vuole?