Il sistema con DRM di Ubisoft violato dopo un giorno
Della vicenda avevamo già parlato perché la decisione di Ubisoft aveva creato perplessità anche fra gli altri addetti del settore in quanto il nuovo sistema di Ubisoft richiede ai giocatori di essere on-line per tutto il tempo durante il gioco. Senza una connessione a Internet il gioco semplicemente non funziona.
Avevamo del resto anche noi espresso delle perplessità sul sistema dicendo “ sembrerebbe oltretutto che questa soluzione vada a pregiudicare gli utenti legittimi che potrebbero voler giocare e non disporre al momento di connessione mentre per i pirati è facile trovare soluzioni per riuscire a giocare anche offline.”
In effetti, abbiamo solo preannunciato ciò che, in effetti, è accaduto in quanto i pirati hanno immediatamente trovato soluzioni, infatti, Silent Hunter 5 è stato pubblicato il martedì e poche ore più tardi una versione con il gioco crakkato è stata caricata su molti siti di condivisione.
In base poi ad un sondaggio fra i membri della comunità Subsim in materia del DRM su Silent Hunter 5, rivela che proprio la questione DRM sta facendo perdere acquirenti all’Ubisoft.
Solo, infatti, il 15% dei partecipanti al sondaggio ha detto che la presenza del siffatto DRM non li fermerà dal comprare il gioco, mentre un significativo 85% ha dichiarato che aspetterà una versione DRM-free prima di acquistare lo stesso.
Infatti, da più parti si chiede all’Ubisoft, dal momento che esiste una versione crackata e che questo DRM ostacola solo gli utenti legittimi, di mettere a disposizione una patch per eliminarlo.
Ma non sembra proprio che Ubisoft abbia intenzione di ascoltare i consigli di altri esperti del settore o le lamentele dei suoi utenti, anzi cerca di minimizzare il problema.
L’Ubisoft ha anzi rilasciato una dichiarazione dicendo “Avete probabilmente visto le voci sul web che dicono che Assassin’s Creed II e Silent Hunter 5 sono stati crackati. Si tenga presente che queste voci sono false e, mentre una versione modificata può sembrare completa all’avvio, ogni giocatore che scarica e gioca una versione pirata, scoprirà che la sua versione non è completa “.
Sentendo, però,molti che hanno scaricato la copia pirata, quello affermato da Ubisoft non è affatto vero ma il concetto di fondo è che così non fa altro che far crescere la pirateria e che ha creato un sistema di DRM che non è affatto perfetto come, invece, la società sostiene.
Da più parti quindi pensano che invece di sprecare tempo e risorse in questo sistema DRM, l’Ubisoft avrebbe potuto spendere fondi per sviluppare meglio il gioco e risolvere gli errori, mentre è stata costretta a rilasciare una patch con i bug del gioco risolti, il giorno dopo che quest’ultimo era stato rilasciato.
Continuando questa strada, l’Ubisoft si troverà con sempre meno legittimi clienti.