I pirati dei film, la maledizione di Hollywood


pirati_230In un’intervista trasmessa da 60 minutes della CBS, alcuni esponenti delle major e della MPAA, parlano dei danni arrecati dalla pirateria all’industria cinematografica ed anche, in modo abbastanza negativo, della tecnologia BitTorrent che lo permette. Già all’inizio si parla del fatto che la criminalità, oltre alla droga e al gioco d’azzardo e alla prostituzione sta guadagnando molto con i film. Una volta erano vendute copie in VHS da operatori al dettaglio al costo di 5 dollari, ma ora con internet la pirateria è esplosa ed i dipartimenti di polizia di tutto il mondo stanno lottando per tenere il passo.

Negli ultimi quattro anni, la polizia di Los Angeles ha confiscato circa un milione di DVD contraffatti.

L’investigatore Gary Kissinger che lavora per la MPAA ha affermato che molti film vengono copiati con telecamera nei cinema e ha aggiunto che poco tempo fa era stato arrestato un uomo a Chicago che si era legato la telecamera alla gamba destra e stava con la moglie ed un figlio piccolo, in quanto spesso amici e parenti servono da vedetta o da copertura.

Kissinger continua a dire che trucchi ce ne sono molti, ad esempio a volte si nasconde la telecamera nella carrozzina o nei pannolini, altre volte si manomette il supporto per le bibite.

In ogni modo, dice sempre Kissinger che è difficile trovare la stessa persona che compia tutti e tre gli atti criminosi, ossia copiare il film con la telecamera, mettere il filmato su internet e poi vendere i DVD in strada.

Comunque la criminalità organizzata sta facendo moltissimi soldi con i film, addirittura in Messico i cartelli della droga vendono DVD con il proprio logo.

Ma non è che hanno abbandonato le altre attività criminali solo che la contraffazione di film, fa raggiungere cifre molto alte come il gioco d’azzardo, il traffico d’esseri umani, la prostituzione minorile, la droga.

Poi Morris un altro funzionario spiega come funziona la tecnologia BitTorrent, ossia si prende un filmato, che è un file molto grande, e si spezza in pezzi molto piccoli in modo che sia più facile la condivisione attraverso uno sciame. Poi una volta ottenuto tutto il film quei piccoli pezzi sono rimontati in un pezzo unico.

I programmi sono perfettamente legali. Ogni giorno, inoltre, fino a 50 milioni di persone in tutto il mondo usano programmi come questo per scaricare illegalmente film piratati.

Steven Soderbergh, regista e produttore, è quanto mai disperato in quanto è a rischio il lavoro di molte persone, non certamente le star ma anche di molti tecnici che lavorano dietro le quinte. Dice inoltre che la pirateria sta costando circa 6 miliardi di dollari l’anno come mancate entrate.

Soderbergh è consapevole che i film piratati sono di qualità scadente che ci può essere qualcuno che russa o le voci dei bambini ma secondo lui a chi scarica illegalmente interessa solo essere il primo e non pagare nulla per la visione.

Parla inoltre della nuova legge francese l’Hadopi 2 e di come invece negli Stati Uniti non si voglia andare contro i downloader.

In sostanza 400-500 film sono rilasciati ogni anno in USA e tutti vanno a finire in internet, alcune volte anche precedendo la prima ufficiale come ad esempio “Wolverine” che però ha avuto lo stesso un grosso successo ai botteghini.

Non sono in ogni modo, i film più famosi dove si vede la perdita dell’industria cinematografica, ma in quelli meno importanti e proiettati in poche sale.

L’intervista si finisce affermando che bisogna fare qualcosa prima che sia troppo tardi, perché la situazione sta scappando di mano e per 15 anni non si sono posti blocchi, quindi per le nuove generazioni è eticamente giusto scaricare illegalmente, come se si trattasse di un gioco od una specie di sport.