Giudice non sancisce avvocato che scrive nel blog contro la RIAA


Senza titolo 1Beckerman, un avvocato di New York, che dirige la Recording Industry vs The People scrive anche nel blog e coglie ogni occasione per criticare il modo di agire della RIAA. Quindi la RIAA, relativamente al caso Marie Lindor, cliente Beckerman e colpevole, per l’accusa, di aver reso disponibile musica  protetta dal copyright usando il programma di file sharing Kazaa, ha incolpato l’avvocato ed il collegio di difesa di aver violato i confini etici, attaccando l’industria musicale, diffondendo gli atti del processo e notizie false sul suo blog e svilendo così l’integrità del procedimento giudiziario e questo,sempre secondo la RIAA, giustifica l’imposizione di sanzioni.

Ma il giudice Levy non è stato dello stesso parere, rigettando la mozione senza pregiudizio in quanto pur ammettendo che l’avvocato ed il collegio di difesa spesso assumono un atteggiamento aggressivo e pieno di iperboli ed attacchi gratuiti nei confronti dell’industria discografica, non ritiene che ci sia una chiara dimostrazione di malafede da parte degli accusati.

La cosa più importante è inoltre sottolineare che è andata invece particolarmente bene a Marie Lindor, in quanto dopo cinque deposizioni e tre anni di udienze la RIAA ha perso la causa contro la donna, che, secondo Beckerman, non ha mai acceso un computer.

Molto probabilmente non potendo ottenere i soliti risarcimenti molto gonfiati dalla donna la RIAA li voleva dall’avvocato, ma stavolta gli è andata, molto male.