Giudice blocca la vendita di brani dei Beatles a 25¢
Una società chiamata BlueBeat.com, alla quale dietro sta la Media Rights Technologies ha cominciato dal 30 Ottobre a vendere brani dei Beatles a 25¢. Subito l’EMI ha rilasciato dichiarazioni ad un giornale dicendo che, secondo la sua impressione, Bluebeat vendeva brani senza permesso ma BlueBeat insiste invece sul fatto che tutto ciò che si trova sul suo sito è legittimo dicendo “I nostri MP3, sono interamente tratti da opere audiovisive e BlueBeat.com paga tutte le royalties del caso”.
Ma la EMI non ha perso tempo, come riporta Ars Technica ed ha portato la cosa davanti ad un giudice che ha bloccato la vendita dei brani.
L’ordine restrittivo dura fino al 20 Novembre, quando le due parti compariranno in tribunale, ma il giudice non ha preso affatto per buona le dichiarazioni della società BlueBeat.com che insisteva sul fatto di vendere registrazioni completamente diverse da quelle soggette a copy-right, anzi create mediante “psico-simulazione acustica”. Secondo la BlueBeat.com su questi brani creati artificialmente da lei, la società detiene i diritti.
Il giudice ha osservato che le affermazioni della BlueBeat.com “mancano di chiarezza” e ha sottolineato che la società non ha fornito “tutte le dichiarazioni o prove attendibili a sostegno della sua tesi, ossia che i suoni erano sviluppati in modo indipendente”.
Sempre secondo il giudice il fatto di aver estrapolato i suoni da un file audiovisivo di cui paga i diritti, non può creare danni a chi ha il copy-right sui suoni stessi, soprattutto vendendoli sotto-costo.
Il caso è comunque anomalo, vedremo ora cosa succederà al processo.