Colombo BT, sei persone rischiano la galera
Circa due anni fa, il più grande sito Torrent italiano, Colombo-BT, fu chiuso, ma l’indagine è proseguita ed oggi sei persone, due amministratori e quattro complici sono stati segnalati per violazione del copy-right e come detto nel titolo, potrebbero essere condannati ad anni di prigione.
Il nucleo della Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bergamo ha, infatti, denunciato sei persone, i due amministratori del sito, residenti a Rimini e Campobasso, oltre che ad altri quattro complici residenti tra Roma, Veneto e Germania.
Come si può notare, è lo stesso nucleo che ha lavorato sull’indagine che ha portato al blocco di Pirate Bay e in questi giorni anche al sequestro del sito Labaia.net, che offriva un account proxy per Pirate Bay.
Per quanto riguarda, invece, l’inchiesta avviata due anni fa, e con nome in codice Colombo, la polizia aveva sequestrato il server, dietro segnalazione della FPM, lasciando oltre 400.000 utenti, senza più dove andare ed aveva congelato alcuni conti bancari.
Gli amministratori, a suo tempo, non erano stati rintracciati, in quanto avevano coperto bene le loro tracce ed il dominio del sito era stato registrato sotto falso nome.
Poi, però seguendo le donazioni effettuate dagli utenti del sito ed altri documenti riguardanti i pagamenti del server si sono identificati le sei persone maggiormente coinvolte.
L’attento esame dei server sequestrati ha rivelato che Colombo-BT, aveva oltre 36.328 torrent disponibili e che erano stati effettuati, circa, 580 milioni di downloads, di cui oltre 450 milioni riferibili al settore musicale.