Chi usa il p2p compra musica e giochi


Il p2p ha ucciso le case discografiche, il mondo del cinema e il settore videgiochi?
Assolutamente no, anzi in un certo senso il p2p aiuta queste aziende e vendere e quindi ad incamerare denaro.
Secondo una ricerca del prof. Nico van Eijk professore di diritto dell’informazione ad Amsterdam, gli utenti che scaricano da internet materiale “illegale” sarebbero i primi sostenitori delle aziende di intrattenimento (film, musica e videogiochi): la ricerca mette in luce gli utenti coinvolti nel mondo del p2p siano in realta’ i primi acquirenti di biglietti per concerti, biglietti per il cinema e videogiochi.
Il declino delle Major, a detta della ricerca, non sarebbe dovuto all’avvento del p2p ma piuttosto a una crisi che nasce dal “lontano” 2000: i dati di studio della Svezia, ad esempio, dal 2000 al 2008 mettono in rilievo come il mercato discografico sia rimasto stabile senza subire variazioni.
Il vero male sarebbe causato dal non attenzione alle esigenze degli utenti (prezzo della merce) e la mancanza d’innovazione nel settore: la soluzione, secondo gli intervistati, sarebbe quella di trovare una via “legale” attraverso il p2p, superando vecchi sistemi di business legati al passato.