BTGuard sempre più usato dagli utenti inglesi


Dopo l’approvazione del Digital Economy Bill era ovvio, che come era già successo in Svezia, dopo l’approvazione dell’IPRED, ci fosse un maggiore uso di servizi VPN.

E’ stato quindi contattato un responsabile di BTGuard un servizio proxy, molto facile da configurare e che offre ai suoi utenti la possibilità di nascondere l’indirizzo IP, creando sicuramente molti problemi ai sistemi di monitoraggio delle associazioni-antipirateria.

Il responsabile ha quindi confermato un rilevante aumento degli utenti del Regno Unito che ormai stanno raggiungendo il numero degli utenti americani ed inoltre ha spiegato,  che il software in due anni è molto cambiato ed ora è facilmente usabile da tutti ed inoltre si è lavorato molto sull’ottimizzazione della banda, in modo di ottenere le migliori velocità di reindirizzo. Oltretutto,  gli utenti, invece di utilizzare il client preinstallato, possono continuare ad utilizzare quello che vogliono, basta che supporti “Socks V5″ e sia uTorrent che Vuze lo fanno.

Comunque è sempre usata la crittografia ed i server si trovano in Canada, ma anche in Europa, da prove effettuate, la velocità del download rimane alta.

Inoltre per gli utenti, sempre più preoccupati dalla privacy, i responsabili tengono a precisare che essi conservano solo, username, password ed e-mail di ogni persona iscritta, non conservano assolutamente gli indirizzi IP, anche perché è contro la loro politica.

In ogni caso, un servizio del genere che dovrebbe tranquillizzare molti utenti inglesi, ha però un costo e anche se questo è uno dei meno cari rispetto alla concorrenza, gli utenti debbono sborsare una cifra di 5,50 dollari al mese.

Ma dato l’afflusso degli utenti in questi ultimi anni e soprattutto in questo ultimo periodo, molti indubbiamente pensano che sia meglio pagare un canone mensile, ma poter navigare tranquillamente, proteggendo la propria privacy.