Blockbuster: l’avidità degli studios frena la vendita video–on-demand


Abbiamo più volte scritto come i grandi studios continuino a riportare grossi successi ai botteghini dei cinema e lo confermano anche gli incassi record del film Avatar ma secondo un portavoce di Blockbuster la loro avidità li porta poi a frenare l’innovazione e a far vincere la pirateria rispetto alla vendita legale di film e DVD on line.

Basta, infatti, ricordare come la Warner abbia dichiarato a gennaio di quest’anno, che i nuovi DVD non saranno più disponibili su Netflix, un mese dopo che questi siano stati rilasciati nei negozi.

L’idea della Warner è che in tal modo aumenterà la vendita dei DVD fisici ma molto probabilmente la cosa porterà ad un aumento della pirateria ed a una perdita per Netflix.

Gli studios stanno compiendo quindi passi indietro pericolosi quando i consumatori vogliono l’accesso on-demand e varie opzioni commerciali a prezzi competitivi.

La cosa è stata anche commentata da Paul Uniacke, capo della Video Ezy e catene di noleggio video Blockbuster.

Secondo lui, infatti, al pari delle grosse etichette discografiche, che poi hanno riportato grossi danno per colpa della pirateria digitale, gli studios mostrano la stessa cieca avidità, costringendo i rivenditori a pagare in anticipo cifre altissime se vogliono offrire streams on demand e per ora li salva solo la grandezza dei file.

Gli studios, quindi, stanno cercando di controllare la modalità di fruizione dei contenuti multimediali in una misura in cui diventa impossibile per i rivenditori offrire un prodotto che possa competere con la pirateria, in questo modo stanno uccidendo anche la loro attività.