Il P2P scende ma 24 milioni di persone non comprano più musica


 La società di ricerche di mercato NPD, ha presentato un rapporto al Digital Music Forum tenutosi a New York in questa settimana, il quale ha rivelato come 24 milioni di persone in meno abbiano acquistato musica sia in CD od on line tra il 2007 e il 2009. Inoltre, la spesa totale per acquirente è aumentata del 2% nello stesso periodo di tempo, soprattutto grazie all’acquisto di musica digitale e l’uso del P2P è sceso, nel senso che l’industria ha ancora speranza.

Nello stesso tempo i dati del rapporto dimostrano una crescita nell’acquisto di musica digitale, aumentata del 52% in due anni che però non riesce a compensare le mancate vendite dei CD.

Il calo della vendita di quest’ultimi è anche dovuto al fatto che la musica digitale permette, in effetti, di comprare solo la traccia che piace di più invece di un intero album pieno di tracce che magari non piacciono.

Anche se, in effetti, l’acquisto dei nuovi album in base ai dati Nielsen che sono acquistati on line è salito del 16,1 % fra il 2008 ed il 2009, mentre l’acquisto delle singole tracce è salito dell’8,3%.

Sempre invece secondo i dati della NPD c’è stato un calo notevole della musica scaricata tramite P2P, molto probabilmente per la paura di prendersi virus o spywere oppure perché molto spesso si tratta di file di bassa qualità oppure anche per l’esplosione di canali radio internet ed altre occasioni di streaming.

In effetti, per molti scaricare i file tramite le reti P2P serviva per conoscere le tracce prima di comprarle ed ora con tutti i siti di streaming questo non è più necessario.

Quindi NPD conclude che le Radio libere di internet sono legate all’aumento del 41% dei download a pagamento in quanto contribuiscono a far scoprire nuova musica agli utenti.