Confindustria Cultura Italia rimprovera Maroni


L’intervento del Ministro Maroni, sul tema della pirateria digitale, di cui avevamo parlato qualche giorno fa, ha creato una serie di reazioni a catena, prima una lettera aperta pubblicata su Agorà digitale, in cui si chiede al ministro un intervento ancora più decisivo a favore della legalizzazione del file-sharing non commerciale, poi una risposta, sul sito dell’AIE, alle sue dichiarazioni, che è piuttosto dura nei confronti del ministro.

La dichiarazione infatti, comincia con “Non si sentiva il bisogno di un intervento del Ministro degli Interni per incoraggiare i pirati a svolgere la loro attività che in un solo anno ha provocato alle industrie creative una perdita di 185.000 posti di lavoro. Solo in Italia – all’avanguardia nell’illegalità – i posti di lavoro perduti sono stati 22.400”.

La Confindustria Cultura Italia rappresenta AFI, AGIS, AIE, ANES, ANICA, APT, FIMI, PMI ed UNIVIDEO.

Nella risposta, poi, si continua dicendo che la cosa più preoccupante è stata che, alle parole provocatorie del ministro, che ha dichiarato di scaricare gratis musica dalla rete sia seguito un assordante silenzio.

Confindustria Cultura Italia ricorda. inoltre, nella dichiarazione, che il P2P non è illecito di per sé, ma lo diventa nel momento che, l’oggetto della condivisione è materiale  protetto dal diritto d’autore, quindi illegale.

Inoltre, continua Confindustria Cultura Italia, nel 2008 secondo ricerche effettuate, le industrie creative europee hanno contribuito per 860 miliardi di euro al PIL europeo, sarebbe quindi opportuno che le dichiarazioni degli uomini politici al governo, fossero meno superficiali e superassero l’aspetto ludico della vicenda, approfondendo i complessi danni sociali ed economici che questi continui furti collettivi possono arrecare all’economia italiana, anche perché in tal modo, si ruba allo stato, si evade il fisco e si calpesta il principio di legalità.

Confindustria Cultura Italia conclude, poi, la dichiarazione dicendo che in questi giorni l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni sta iniziando un lavoro, per approfondire ed analizzare il diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica, ed essi sono soddisfatti di questo impegno e sperano che, anche nel mondo politico, non ci siano più battute ad effetto ma serietà ed approfondimento in un campo da cui dipende il lavoro di tante persone.