Violata la cifratura HDCP: film Blu-ray a rischio


L’HDCP (acronimo di High Bandwidth Digital Content Protection), è un sistema realizzato dalla Digital Content Protection, una società affiliata al colosso Intel, ideato per proteggere i contenuti digitali da violazioni del copyright quando questi, sotto forma di flussi di dati, passano da un dispositivo all’altro, ad esempio da un lettore DVD ad un apparato televisivo. Il meccanismo consente ad esempio ai produttori di un film, di decidere come gli utenti possano usufruire del filmato, inibendone soprattutto la copia.

Tutto il sistema, implementato nei chip di molti decoder e lettori DVD o Blu-ray, si basa su una “master key”, una sorta di parola segreta tramite la quale si generano le chiavi private che i dispositivi utilizzando per cifrare i contenuti, impedendo così atti di pirateria: peccato che da alcuni giorni, grazie ad un messaggio apparso su Twitter ad opera di un utente non identificato, questa “parola chiave” sia stata divulgata al mondo intero. In dettaglio, l’utente ha postato su un sito una matrice di 40 x 40 numeri esadecimali a 56 bit, affermando che fosse proprio la famigerata master key.

La notizia ha gettato ovviamente sgomento e preoccupazione nell’industria cinematografica, ed oggi quella preoccupazione è diventata un incubo perché la stessa Intel, interpellata in proposito, dopo le analisi del caso ha confermato che quanto divulgato corrisponde a verità. Con questa fuga di notizie, i malintenzionati potrebbero adesso darsi alla produzione di microchip illegali che possano codificare i dischi Blu-ray, sostituendoli a quelli attualmente presenti nei lettori (una sorta di “mod-chip” come ne uscirono tanti ai tempi delle prime PlayStation di 15 anni fa, per intenderci…).

La Intel ha comunque provveduto a tranquillizzare tutte le case produttrici di hardware che utilizzano il chip con questo sistema, affermando che si tratta comunque un meccanismo di protezione estremamente valido. Certo che il rischio che i chip con la master key “crackata” possano entrare nel mercato è concreto, così come che possano essere rilasciati film in Blu-ray decodificati, ma questo, per Intel, è un problema dei produttori e dell’industria dei contenuti, di certo non suo!