Una stazione multimediale a portata di mano: gli HD multimediali
L’ evoluzione dei contenuti multimediali digitali sta da tempo condizionando anche il progresso della tecnologia, e un numero sempre maggiore di prodotti sono studiati, proposti e commercializzati proprio in base agli specifici contenuti richiesti dal mercato.
Un esempio lampante, ormai storico, può essere sicuramente quello dei lettori Mp3, lanciati proprio per soddisfare le esigenze di chi voleva ascoltare i file nel “nuovo” formato, che in quel periodo stava pian piano divenendo lo standard. Oggi, visto il maggior numero di contenuti disponibili direttamente online e la capacità di archiviazione sempre più elevata, si stanno imponendo sul mercato altre esigenze, inerenti soprattutto alla “nuova frontiera” dei contenuti multimediali: i video.
Se da qualche tempo ormai sono presenti in commercio riproduttori multimediali portatili con il supporto a file di questo tipo, solo ultimamente si sta spostando l’ attenzione anche alle applicazioni domestiche .Con i dischi esterni, solitamente utilizzati solo per il backup o come semplici contenitori di file, stanno infatti lentamente, con una inesorabile mutazione evolutiva, guadagnando sempre più funzionalità accessorie. La logica congiunzione delle due cose ha portato alla presentazione sul mercato dei cosiddetti hard disk multimediali, in grado di soddisfare sia le esigenze di archiviazione più comuni sia quelle di riproduzione audio e video, grazie al collegamento con impianti hi-fi o televisori.
In molti potrebbero obiettare che il collegamento diretto di un Pc, o meglio di un media center, al televisore e al sistema audio domestico sarebbe una scelta migliore, grazie alla maggior versatilità di una soluzione del genere.
Questi dischi non puntano però a sostituire i sistemi di questo tipo, ma a colmarne le lacune. Spesso infatti non è possibile collegare direttamente il Pc al televisore, magari perché situati in stanze differenti o perché il sistema non dispone di una connessione adatta.
Altri parametri poi da tenere in considerazione possono essere il consumo di energia, la rumorosità o la portabilità; tutti decisamente a favore dei dischi multimediali. E infine, non da ultimo, il costo : un buon disco multimediale costa poco più di duecento euro, cifra almeno 4-5 volte inferiore al più economico dei Pc media center. Sul mercato la proliferazione di soluzioni di questo tipo ha portato a una notevole differenziazione dei prodotti; è infatti possibile trovare sia semplici dischi con qualche funzionalità multimediale sia veri e propri media center in formato ridotto, con caratteristiche anche molto avanzate.
La richiesta del mercato sta spingendo i produttori a integrare le tecnologie più richieste dal pubblico, come la connessione Hdmi, il supporto all’ alta definizione, la connettività wireless e la possibilità di registrare i programmi televisivi che si stanno guardando. In queste pagine abbiamo deciso di analizzare tre differenti prodotti, ognuno dotato di caratteristiche molto differenti e adatti in maniera specifica a utenti e utilizzi diversi.
La più semplice soluzione di questo tipo di prodotto è dotata della sola interfaccia Usb 2.0 ed è adatta agli ambienti non cablati. Il difetto principale, in questo caso, è che per trasferire file audio e video è necessario rimuovere il disco e collegarlo direttamente a un Pc. Soluzione di certo poco pratica se utilizzate il disco solo per i contenuti multimediali, ma che potrebbe essere il giusto compromesso se lo sfruttate anche per i file di dati o il backup del vostro Pc.
La seconda alternativa si differenzia per la presenza di una presa di rete (ma sono già alle porte le soluzioni wireless) ed è adatta agli ambienti cablati.
Inoltre molti modelli che appartengono a questa categoria supportano lo streaming diretto dei contenuti dai vari Pc connessi nella rete domestica, senza la necessità di trasferire direttamente i file. Questa soluzione, considerando la complessità di configurare correttamente la rete e che il disco difficilmente viene rimosso una volta installato, è meno adatta agli utenti alle prime armi, mentre è indicata a chi vuole un disco di rete, anche per il backup e la condivisione dei dati, a cui si aggiungono tutte le funzioni multimediali.
Infine, la terza alternativa è quella più evoluta, che integra sia le funzioni di disco di rete sia quelle di media hub. In questo caso potrebbe essere supportata, per esempio, la riproduzione delle foto direttamente dalle memory card della vostra fotocamera
digitale, o la lettura in cascata di altri dischi esterni Usb (non necessariamente multimediali). Infine, plus non certo secondario, alcuni di questi prodotti integrano anche la possibilità di registrare direttamente su disco le trasmissioni televisive.
Oltre ai modelli pronti all’uso sul mercato esistono numerose soluzioni dedicate a chi volesse una particolare combinazione di funzionalità e capienza. Stiamo parlando dei numerosi box multimediali venduti senza disco rigido interno, il cui acquisto e montaggio sono a carico dell’utente finale. Queste soluzioni sono l’ideale per chi fosse già in possesso di un disco di capacità adeguata che non utilizza più, o per chi volesse dispositivi più capienti.
Danilo Panettieri per Flashmobile