Truffa telematica: arrestati due ex dipendenti di una software house
Come più spesso rilevato nei report delle agenzie specializzate in sicurezza, una buona parte dei furti di “materiale informatico” che avvengono nelle aziende, sono compiuti dai dipendenti o ex dipendenti delle aziende stesse, grazie alle informazioni ottenute durante la loro attività lavorativa. Un’ulteriore conferma arriva da quanto accaduto a Bologna in questi giorni, dove la locale sezione della Polizia Postale ha provveduto ad arrestare due persone per spionaggio industriale. I due uomini finiti in manette, il 45enne T.D. residente a Modena e il 36enne B.M. di Vicenza, dopo essere stati dipendenti di una software house di Parma, la CDM Tecnoconsulting, avevano deciso di mettersi in proprio aprendo una attività nel capoluogo emiliano.
Peccato che i prodotti ed i servizi che offrivano alla clientela non erano farina del loro sacco, bensì erano stati sistematicamente trafugati nella loro ex azienda. Con una fitta attività di accessi abusivi alla rete telematica della ditta per la quale avevano lavorato fino a poche settimane prima, i due riuscivano ad ottenere delle copie di sofisticati software per la gestione delle imprese, che poi rivendevano a prezzi ovviamente di molto inferiori a quelli praticati dall’azienda parmense. La CDM ha però notato il traffico anomalo che si svolgeva nella sua rete, per questo ha subito chiesto aiuto agli esperti agenti della Polizia Postale.
Questi ultimi sono quindi riusciti a risalire all’origine di quel traffico, identificata nei due uomini poi denunciati per intercettazioni di comunicazioni telematiche e accesso abusivo a sistema informatico. La Polizia ha infatti introdotto nella rete delle informazioni commerciali fasulle, da utilizzare come “esca” per i ladri, i quali ci sono cascati in pieno facendole proprie e provando poi a rivenderle. Tra le informazioni che i due ex dipendenti avevano illegalmente trafugato, anche trattative tra la ditta ed altre aziende per la compravendita di software gestionale.