Energia Nucleare: il si di Greenpeace


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Il fondatore di Greenpeace, al secolo Patrick Moore, rilascia alcune interessanti dichiarazioni sul nucleare: sicuro, affidabile, non inquinante. Da accettare ad occhi chiusi, lontano parente del nucleare usato in guerra e da Chernobyl, anzi, indispensabile per la riduzione di CO2 nell’atmosfera e migliore, in termini di costi di esercizio, dell’eolico e del solare. Ma che fine hanno fatto i principi espressi dal documento di Greenpeace sul nucleare del 2008?

Universalmente selezionato come erede del fossile, è sicuro e pulito, lo dice Moore. Ma cogliamo comunque l’occasione per un paio di interessanti riflessioni, anche in virtù del recente interessamento del Consiglio dei Ministri sull’argomento.

  1. lo stoccaggio delle scorie: è un grande interrogativo, tutt’ora irrisolto, di nazioni come la Francia ove il nucleare è di casa già da anni. Nessuna soluzione definitiva all’orizzonte.
  2. il rischio sismico: in Italia, è un fenomeno davvero rilevante, i il terremoto de L’Aquila ce lo ha dimostrato appieno. Siamo, un Paese dall’altissimo rischio sismico. Il nucleare, anche di ultima generazione, comporta comunque rischi molto alti.

Ma in Italia sarà diverso. Un recente servizio della trasmissione Report ha raccontato la vita vicino alle centrali nucleari: acqua di falda compromessa, nuovi elettrodotti per la distribuzione, livelli di radioattività superiori alla norma. Questa volta, tuttavia, ci dicono che le centrali verranno costruite secondo i criteri più restrittivi.

Quello che succede nei due unici cantieri al mondo dove viene utilizzata la stessa tecnologia prevista in Italia dimostra però come vi siano numerosi punti irrisolti sull’affidabilità degli impianti.

I progetti delle due centrali in costruzione in Europa, ad opera di un consorzio di aziende che include Enel tra gli investitori, sono stati dichiarati non idonei sia per la mancanza delle simulazioni di impatto per velivoli di grande taglia, sia per gravi lacune strutturali nell’impostazione dei sistemi di sicurezza.

da “antefatto”, 24 dicembre 2009