Diaspora sarà l'anti-Facebook
Diaspora è una parola di origine greca con la quale si intende il movimento migratorio di un gruppo di persone che, per diversi motivi, sono costrette ad abbandonare la propria terra natale e ad approdare altrove pur di assicurarsi la loro sopravvivenza. Una metafora davvero eccezionale per descrivere quello che, nelle intenzioni degli autori dell’omonimo social network, dovrà essere la migrazione di centinaia di milioni di abbonati a Facebook verso questa nuova piattaforma.
A progettarla e realizzarla sono stati quattro studenti dell’Università di New York – al secolo Daniel Grippi, Raphael Sofaer, Maxwell Salzberg e Ilya Zhitomirskiy – che interpretando i tanti dubbi sulla politica di privacy e di gestione dei contenuti degli utenti messa in atto da Facebook, hanno deciso di fare qualcosa di completamente nuovo, da zero, con degli obiettivi piuttosto precisi. La loro idea è stata presa così sul serio che, dopo aver cercato di raccogliere 10.000 dollari per iniziare la stesura del progetto, i “fantastici quattro” hanno finito per ottenere finanziamenti per ben 200.000 dollari! Soldi che non sono andati sperperati, perché il 15 settembre 2010 gli sviluppatori hanno rilasciato la prima versione del codice del loro progetto, che dovrebbe aprire ufficialmente i battenti nel mese di ottobre.
Questo perché Diaspora sarà un social network ispirato ai dettami dell’open source, quindi il suo codice sarà aperto e liberamente modificabile da chiunque, con lo scopo preciso di dar vita ad una piattaforma dove al centro ci sarà l’utente con il totale possesso e gestione dei suoi dati personali, dove quindi si potrà fare di tutto ma scegliendo di volta in volta in che modo e con quale apertura o meno verso gli altri, così come sarà possibile cancellarsi definitivamente dal servizio senza che resti alcuna traccia dei propri dati, contenuti o preferenze. La cura dei dati personali è quindi alla base di Diaspora, perché questi non saranno memorizzati su un server centralizzato, ma ogni utente potrà ospitarli dove vuole, nel suo PC come in un servizio di hosting, quindi non saranno a disposizione di società di marketing né oggetto di profilazione alcuna.
Questo nuovo social network dovrà inoltre essere facile da utilizzare, dovrà consentire la geolocalizzazione sempre nel massimo rispetto della privacy degli utenti, dovrà permettere la personalizzazione delle pagine dei propri profili ma senza scadere nel caos che ha portato molti all’abbandono di MySpace, quindi dovrà consentire agli utenti di decidere davvero cosa ricevere o meno dai propri contatti, eliminando così l’annoso problema delle migliaia di inviti indesiderati a gruppi, pagine o applicazioni come Farmville! Con il primo rilascio del codice, lo staff di Diaspora ha messo il tutto nelle mani degli sviluppatori, che adesso potranno dare il loro contribuito a realizzare il social network dei sogni di tutti. Mark Zuckerberg escluso, ovviamente!