Broadcom si converte all'open source
Broadcom Corporation, gigante statunitense dei semiconduttori e delle telecomunicazioni, ha pubblicamente dichiarato di essersi “convertita” all’open source, rilasciando per la prima volta le versioni per GNU/Linux dei driver per i suoi prodotti.
Una notizia che ha scatenato l’entusiasmo dei fan del “pinguino”, i quali vedono in questo evento un grande successo per tutto il mondo Linux, soprattutto perché i dispositivi Broadcom, dalle “chiavette” Wi-Fi agli adattori Bluetooth, sono tra i più diffusi del mercato anche grazie ad una politica di prezzi molto accorta. Fino a poco tempo fa, per utilizzare questi prodotti era necessario fare ricorso a driver di terze parti, non sempre molto stabili, oppure all’amato-odiato NDISWrapper, una sorta di interfaccia tra le periferiche di rete ed i loro driver per Microsoft Windows, tale da farle funzionare anche nella distribuzione Linux che si sta utilizzando, anche in questo caso con molti limiti.
Nello specifico, la Broadcom ha rilasciato i driver per i suoi chip Wi-Fi 802.11n di più recente produzione (quelli identificati dai codici BCM4313, BCM43224, BCM43225) e, sebbene si tratti soltanto di un primo approccio dell’azienda con il mondo open-source, la speranza degli sviluppatori è che la comunità internazionale possa trarre i massimi vantaggi dai sorgenti rilasciati. Vista la quantità di messaggi presenti nei forum degli utilizzatori delle più celebri distribuzioni Linux e tutti riguardanti i problemi di compatibilità con i prodotti Broadcom, c’è sicuramente da aspettarsi un grande successo di questi moduli appena rilasciati, che nel giro di poche settimane saranno analizzati riga per riga, ampliati, discussi, poi “restituiti” ai legittimi proprietari affinché possano proseguire su questa strada.
Voci non ufficiali e quindi non confermate, dicono che la Canonical – azienda che rilascia Ubuntu, la distribuzione Linux desktop più diffusa al mondo – avrebbe intenzione di inserire il codice della Broadcom già nel kernel della prossima versione del suo sistema operativo, la 10.10, attesa per il mese di ottobre.