Adobe e Microsoft: attenti a quei due
Nella diatriba tra la Adobe e la Apple, la prima nelle vesti di proprietaria del formato Flash, la seconda nei panni di produttrice dell’iPad, reo di non supportare proprio Flash a favore di HTML5, si intromette quella vecchia volpe della Microsoft, che in questo litigio sembrerebbe vedere una opportunità di business e soprattutto un modo per dare fastidio al mondo della mela morsicata. La storia vuole che dopo il rifiuto di Apple di supportare Flash nel suo iPad, la Adobe si sia quindi affidata ai produttori di dispositivi mobili basati su Android, fornendo il suo supporto soprattutto al browser Google Chrome, garantendosi così un futuro su tutti i dispositivi futuri che saranno basati su Chrome OS.
Adesso, però, nel grande mercato degli smartphone e dei tablet, si sta affacciando la Microsoft, che non solo sta cercando di stringere accordi con più produttori possibili di cellulari di nuova generazione affinché installino il suo Windows Phone 7 – da preferire ovviamente ad Android – ma ha anche annunciato l’intenzione, fino a ieri solo supportata da voci di corridoio – di presentare quanto prima un sua tablet. Questi dispositivi made in Redmond ovviamente vorranno supportare Adobe Flash, da sempre di casa sulle piattaforme Windows, ragion per cui il CEO di Microsoft Steven Ballmer, avrebbe contattato il suo omologo in Adobe, Shantanu Narayn, per discutere della cosa e pianificare insieme programmi per il futuro.
Secondo i soliti bene informati del New York Times – che su queste tematiche sono più le volte che ci indovinano che non quelle che prendono cantonate – i due CEO si sarebbero scambiati SMS e brevi conversazioni per sancire l’inizio di una sorta di “santa alleanza” tra le aziende, con l’obiettivo, ovviamente, di battere sul terreno delle funzionalità e dei servizi il “nemico comune” Apple. Come e quando questa accordo tra Microsoft e Adobe si realizzerà, è tutto da vedere, ma è certo che le due aziende, messe insieme, sono in grado di spostare da sole una bella quota di mercato, sempre se riusciranno ad offrire qualcosa di estremamente vantaggioso per gli utenti basato su piattaforma Windows e con il pieno supporto alla tecnologia Flash. L’impressione è comunque quella che si sia sul punto di una nuova guerra di stampo tecnologico e che, come sempre, difficilissimo per non dire impossibile è capire chi ne uscirà vincitore. A volte, infatti, in questo modo arriva all’improvviso un terzo incomodo che spariglia le carte: ogni riferimento ad Android è puramente voluto.