Intel stupisce tutti con Sandy Bridge e WiDi
L’Intel Developer Forum di San Francisco è appena iniziato ed il colosso dei microprocessori già fa parlare di se il mondo intero con annunci di grandi rilievo. Gli operatori dei mass media e quelli del comparto informatico si sono infatti trovati subito davanti due grandi novità made in Intel: i processori appartenenti alla nuova famiglia denominata “Sandy Bridge”, quindi l’innovativa tecnologia WiDi.
I microprocessori della famiglia Sandy Bridge, costruiti utilizzando una tecnologia a 32 nanometri, si basano sull’integrazione tra CPU e GPU con quest’ultima che, messa in grado di sfruttare la memoria cache del processore, riduce notevolmente sia i tempi di elaborazione che il dispendio energetico. Se a questo si unisce la nuova versione del sistema Turbo Boost, che consente di aumentare la frequenza di funzionamento della CPU “on demand”, ecco che i nuovi processori di casa Intel si candidano a rappresentare davvero una “sferzata” di energia per i PC desktop ed i notebook del prossimo futuro.
Il lancio di questa nuova famiglia di microprocessori con elaboratore grafico integrato, unita agli studi sulla lavorazione delle CPU a 22 nanometri ed all’introduzione da parte di Intel della tecnologia AVX (Advance Vector Extension) relativa all’elaborazione di immagini ed alla accelerazione grafica, pone un forte punto interrogativo sulla possibilità in futuro di sconvolgere il mercato delle schede grafiche “entry level”, che a quel punto potrebbero non avere più senso di esistere (e con questo si capisce anche l’ultima “mossa” del concorrente AMD, che dopo l’acquisizione della ATI ha deciso di far sparire lo storico marchio delle schede grafiche a favore del suo brand delle CPU, perché evidentemente convinto come la Intel di una prossima “unione” tra CPU e GPU sullo stesso die!).
L’altra novità presentata da Intel al Forum, è invece il WiDi, al secolo Wireless Display Interface, una interfaccia che consente la trasmissione senza fili di immagini da un dispositivo verso un altro, ad esempio da un lettore multimediale ad uno schermo televisivo, il tutto in qualità HD. Il WiDi è però un progetto allo stato ancora embrionale, perché i demo mostrati ai visitatori, hanno fatto registrare qualche difetto di troppo, ad esempio un tempo di latenza non ancora accettabile tra l’immagine trasmessa e quella visualizzata sullo schermo. La tecnologia è comunque estremamente interessante e promettente, perché il “live test” era eseguito con un semplice tablet con processore Intel Atom, a dimostrazione di quello che sarà possibile fare un domani anche con dispositivi economici di questo tipo : trasmettere su un TV casalingo le immagini contenute nel proprio personal computer e senza l’utilizzo di cablaggi di alcun tipo, con buona pace dell’HDMI.