SOPA HR3261 Google ed Apple nemici sul copyright on-line


Un disegno di legge chiamato SOPA (Stop online piraty act) o HR3261 sta creando una tempesta di proteste nel mondo del Web: da una parte, Google, Facebook, Linkedin, Twitter , Mozilla, Yahoo, dall’altra l’Apple, la Microsoft ed altre 27 aziende informatiche.

Il disegno di legge, presentato alla Camera il 26 ottobre 2011 dal deputato Lamar Smith e da altri 12 sostenitori bipartisan, dovrebbe rendere molto più difficile ai cosiddetti “siti canaglia” la vendita di beni contraffatti siano essi farmaci, grandi firme, film o musica.

Questi siti sono ritenuti responsabili di ingenti perdite per le imprese USA, oltre che per la mancata tutela dei consumatori.

C’è però un rovescio della medaglia nell’attuazione globale di questa legge: gli oppositori di SOPA considerano tale legge,  un punto di svolta decisivo per la libertà della rete e la distribuzione dei contenuti on line.

Infatti si pensa che in tal modo verrà dato troppo potere ai detentori dei contenuti che, in base alla sezione 103 della legge, potranno esercitare un’ azione privata verso qualunque sito ritengano violi il loro copyright, costringendo gli ISP ad oscurarli.

Inoltre potranno chiedere, a società come Mastercard e Paypal di interrompere i rapporti con tali sitianche  e ad aziende di pubblicità di cessare qualsiasi rapporto commerciale con i siti ritenuti colpevoli. I siti avranno cinque giorni per rispondere ed inviare una contronotifica.

Come già dibattuto nella famosa causa di Viacom contro Google, questa legge riterrebbe responsabili i siti che ospitano materiale illegale e non solo gli utenti che immettono tali materiali. Ciò  potrebbe rendere colpevoli piattaforme quali Facebook o Twitter, costringendoli ad un impossibile controllo per ogni singolo post o Tweets,.

E naturalmente tale legge potrebbe creare grossi problemi anche Google o agli altri motori di ricerca, che dovrebbero quindi sincerarsi di eliminare i contenuti illegali di propri risultati.

La seconda sezione del disegno di legge aumenta le pene per lo streaming video illegale e per la vendita di farmaci contraffatti, materiale militare o beni di consumo.

Alcune famose società, come Mozilla ed anche associazioni come Reporter senza Frontiere, hanno esposto dei banner neri nei loro siti in segno di protesta, anche perchè il disegno di legge è alla Commissione Giustizia della Camera e può ancora essere modificato.

Dietro a SOPA e quindi a suo favore, ci dovrebbero essere, secondo fonti riportate dai media, molte aziende della Business Software Alleance, in cui i nomi più in vista sono quelli di Apple e Microsoft, e societàquali la MPAA e la RIAA, che proteggono i detentori dei contenuti ed aziende danneggiate dalle falsificazioni di farmaci, come ad esempio la Pfizer.

Insomma la situazione come si vede è molto grave e complessa. La blogosfera partecipa alla lotta contro SOPA, per difendere la libertà di internet.