Google sostituisce il JPEG con il formato WebP


Quelli di Google non si accontentano mai. Già oggi come oggi i loro servizi sono una pietra miliare senza la quale il World Wide Web sarebbe profondamente diverso e sicuramente più povero, basti pensare a Gmail, Maps e Street View, ma soprattutto AdSense ed AdWords. Ebbene, quelli di Mountain View adesso vogliono imprimere una nuova svolta alla loro presenza su internet dando vita ad un nuovo formato grafico per il web e non solo che, c’è da giurarci, a meno di amare sorprese potrebbe diventare il nuovo standard de facto. Il tutto all’interno dell’iniziativa WebM, un progetto di Google per lo sviluppo di nuovi standard multimediali aperti a tutti.

L’obiettivo è quindi quello di “mandare in pensione” formati come JPEG, GIF e PNG, ma non è una cosa facile, perché in tanti ci hanno provato ma con risultati a dir poco scarsi. Certo allo staff di Google non manca il know how per realizzare una cosa del genere, ma un formato grafico che possa dar vita ad immagini di miglior risoluzione e minor peso allo stesso tempo, è da anni una chimera anche per gli sviluppatori più famosi. Eppure da Mountain View dicono di volerci provare sul serio, tanto da aver già diffuso alcune informazioni su questo formato, chiamato WebP, che sarebbe alla base di un altro formato standard creato da Google, il VP8, che in questo caso è un formato video.

WebP sarebbe un formato con perdita di qualità alla pari di JPEG, ma secondo gli sviluppatori è in grado di portare ad immagini che pesino il 39% in meno rispetto al JPEG. Se questi saranno i risultati, c’è da giurarci che Google farà di tutto per far diventare il WebP il nuovo standard grafico della rete Internet, perché dietro ci sono interessi di non poco conto per l’azienda di Mountain View. Non parliamo certo di royalties sull’utilizzo del formato, perché come detto l’intenzione è quella di dar vita ad uno standard aperto, ma del risparmio che l’azienda avrebbe in termini di hardware e di traffico. Se la maggioranza delle immagini JPEG dovesse essere davvero sostituita da quelle in WebP, con un risparmio medio anche soltanto del 25% di spazio, quanti server, quanta banda, quanto traffico e quanti soldi risparmierebbe Google? Fatevi due conti e capirete perché gli ingegneri di Google ci stanno provando, dannatamente!