Google investe 5 miliardi di dollari in energia eolica
Giorno che viene, novità in casa Google che trovi. La notizia del giorno riguardante l’azienda di Mountain View è ancora una volta di quelle che fanno scalpore e riguarda un ingente investimento della “grande G” in un settore come quello dell’energia. Dopo aver stupito il mondo svelando i loro progetti su una automobile in grado di auto-guidarsi, quelli di Google hanno deciso di rilanciare nelle sfide ad alto contenuto tecnologico annunciando un maxi investimento da 5 miliardi di dollari nella produzione di energia pulita con l’eolico. “Atlantic Wind Connection” è il nome di questa ambiziosa iniziativa, con la quale da Mountain View vogliono arrivare a produrre energia elettrica pulita per alimentare la bellezza di due milioni di abitazioni sulla East Cost americana.
Con i soldi stanziati, Google provvederà quindi a costruire un immenso parco eolico distante circa venticinque chilometri dalla costa, da New York fino al sud della Virginia per ben 560 chilometri di lunghezza! A Mountain View fanno davvero sul serio, tanto da avere in azienda una divisione tutta specializzata nelle Green Business Operations il cui direttore, Rick Needham, ha parlato di questo progetto come di un impianto eolico che potrà produrre l’incredibile cifra di 6.000 Megawatt: per intenderci, stiamo parlando di quasi 60% di tutta la “potenza eolica” installata nel corso dell’anno 2009 in tutti gli Stati Uniti d’America!
Sempre secondo Needham, tutto il faraonico progetto sarà operativo in tempi relativamente brevi, ovvero a partire dal 2016, quando saranno disponibili i primi 240 chilometri di impianto eloico; i restanti 320 chilometri saranno invece completati entro l’anno 2021. Con il maxi impianto Google cercherà così di dare una risposta alla grande richieste di energia elettrica che proviene dalla costa orientale degli Stati Uniti, dove è ancora viva la memoria del grande black out di New York & Co. Del 2003, che causò ingenti danni e disagi. Ovviamente da Mountain View non mancheranno di approfittare di questo mega impianto per ottenere energia elettrica a basso costo per i loro data center (che però si trovano in California, sulla costa Occidentale), che già sono avidi di energia oggi, figuriamoci tra cinque e dieci anni.