Google in prima linea contro gli ads illegali


Una delle critiche spesso rivolta a Google, è quella di voler sostenere la protesta contro la famigerata legge SOPA, per il semplice fatto che ha dei grossi guadagni dagli annunci pubblicitari presenti su questi siti che, offrendo prodotti che violano la legge sul copyright, hanno un grosso traffico in termini di utenze.

Ad esempio, il Ceo della MPAA Chris Dodd ha parlato di questo in un’ intervista esclusiva con l’Hollywood Reporter:

alcune società con enorme influenza come Google si oppongono alla legge SOPA, non perchè è minacciata la libertà di parola od il futuro di internet, ma perchè ci sono in ballo molti soldi derivanti danni annunci pubblicitari legati a tale tipologia di siti con contenuto illegale.

Ma in realtà, come ha illustrato anche l’avvocato Katherine Oyama di Google, nel corso dell’udienza che si teneva per discutere della legge SOPA, Google ha speso oltre 60 milioni di dollari nel 2010 per combattere gli annunci non conformi ed ha agito contro 12.000 siti nel 2010 ed altri 12.000 nel 2011 che offrivano prodotti illegali.

Non a caso Google Adsense ha interrotto nel 2007, i rapporti con Megaupload, il sito di file-sharing ora chiuso dalle autorità governative, pur sapendo di perdere molti soldi derivanti dalle entrate pubblicitarie.

E l’attenzione non si ferma solo ai siti web, ma si concentra anche sul contenuto dei banner pubblicitari: Google ha rifiutato ben 500 milioni dollari provenienti dall’offerta di prodotti di farmacie canadesi attraverso il suo programma AdWords . Questo perchè tale operazione violava la Federal Food, Drug, e la Cosmetic Act perché i farmaci spediti non sono approvati dalla FDA.

Google sa perfettamente che un certo tipo di controllo deve esserci, rispettando i diritti di tutti.

Quindi il suo essere contro SOPA non vuol dire essere a favore dei siti illegali, ma come altre società ed esponenti politici, Google sta cercando di ottenere una regolamentazione che accontenti tutti, tutelando la libertà su internet.