Google è responsabile del diritto di essere dimenticati ?


Abbiamo già evidenziato come sia difficile riuscire a cancellare le proprie foto dai social network, come ad esempio daFacebook.

In Spagna il dibattito sta divenendo sempre più serrato e si estende anche ai motori di ricerca come Google: infatti tutto ciò che finisce in internet e quindi sui motori di ricerca, può aver già innescato una diffusione al di fuori del mero search, e quindi non permette o rende inutile una richiesta di cancellazione dal motore. Ci sono casi di attività commerciali che subiscono pesantemente la pubblicità negativa, che viene proposta tramite i risultati di ricerca.

Ad aggravare la situazione il fatto che le attività commerciali non sono degli utenti privati: se delle informazioni personali finiscono su un sito web, i diretti interessati possono chiedere di rimuoverle, ma la cosa è molto più difficile se si tratta di notizie e fatti di cronaca riportati dai giornali e legalmente pubblicati. In tal caso è ovvio che se un utente cerca una determinata attività commerciale, il motore di ricerca riporta anche tutte le notizie pubblicate dai giornali su di essa.

Ed a volte le aziende non ci stanno; il proprietario di un campeggio in Spagna, chiamato Los Alfaques, ha citato la filiale spagnola di Google per i danni arrecati dai risultati del motore di ricerca.

Nel 1978 avvenne un pauroso incidente che vide coinvolto un camion trasportante 23 tonnellate di combustibile. Le fiamme investirono il campeggio e morirono bruciati 200 campeggiatori. Dalla vicenda fu anche tratto un film. Nessuna colpa fu però imputata ai responsabili del campeggio.

Da allora, anche se sono passati quasi tre decenni, cercando il nome del campeggio appaiono tutta una serie di link negativi con immagini tremende di corpi bruciati.

Ovviamente chi deside vacanza e relax, preferisce rivolgersi altrove.

La questione giuridica è importante in quanto rimane aperta la domanda se i motori come Google sono responsabili del contenuto dei siti web che indicizzano.

Per ora però il dibattito rimane aperto, in quanto la scorsa settimana, il campeggio spagnolo ha perso la causa per un errore di citazione in giudizio: avrebbe dovuto citare direttamente la sede centrale di Google.

Il Commissario UE , Viviane Reding, ha inoltre dichiarato che il diritto di essere dimenticati non è un diritto assoluto. Tale diritto non può avere la precedenza sulla libertà di espressione o su quella dei media.

I giuristi, però non sono così sicuri e quindi in Spagna si continua a discutere.