Eric Schmidt parla di Google plus e di Facebook e dell’ FTC


Eric Schmidt, ex Ceo di Google ed ora è presidente esecutivo, ha avuto un incontro con i giornalisti dell’ Idaho per discutere di Google Plus, di Facebook, della Cina e della FTC.

Del resto già Mark Zuckerberg, nella conferenza di mercoledi scorso, era stato piuttosto pungente quando aveva detto che Facebook avrebbe sempre fatto meglio di una società che vuole fare un milione di cose, sicuramente riferendosi a Google ed al suo nuovo sbarco nei social network. Invece questa volta Eric Schmidt sembra essere stato più diplomatico.

Anzi ha detto che Google avrebbe molto desiderato una maggiore integrazione con Twitter e Facebook, ma ciò è rimasta una semplice aspirazione, essendo i due social network estremamente gelosi dei dati dei propri utenti, senza quindi nessun interesse ad esportarli.

Sempre secondo Schmidt, ci sarà un futuro con parecchi social network anche se alcuni detrattori  evedenziano un Facebook troppo amato per temere una seria concorrenza da parte di Google Plus.

Per quello che riguarda invece la FTC, essendo Schmidt il rappresentante ufficiale di Google presso gli organi governativi dovrà testimoniare nel corso di un’udienza davanti al Comitato del Senato per l’antitrust, riguardo alle accuse di concorrenza sleale e di violazione dei diritti degli utenti, rivolte alla società.

Come risposta ufficiale riportata dal Wall Street Journal, Schmidt ha specificato che  riguardo alle interrogazioni da parte della FTC e della Commissione Europea Antitrust, che già dal mese scorso la dirigenza sta effettuando una revisione formale delle pratiche di business,  e stanno affrontando il problema.

Per quanto riguarda poi, la vicenda che ha visto colpiti in Cina molti utenti Gmail e sul quale hanno indagato sia il Pentagono che la Casa Bianca, Schmidt ha detto

Diciamo ai cinesi ciò che sappiamo e poi pubblicamente essi negano il loro ruolo. Questo è tutto ciò che ho da dire sulla vicenda

Infatti, anche se nessuno ha accusato il governo cinese, questi si è sentito chiamato in causa ed ha a sua volta accusato gli USA di voler iniziare “una guerra su internet“.

Essendo la vicenda molto spinosa, ovviamente Schmidt è stato molto cauto nei commenti.

Sicuramente più importante per il futuro della società sarà risolvere i problemi aperti con la FTC. Non dimentichiamo che Google gestisce il 69% della ricerca sul web, avendo così il potere di creare e distruggere intere società, anche quotate in borsa, solo su variazioni del proprio algoritmo (vedi ultimo Google Panda Update) e posizionamento nei motori di ricerca.

Sarà ora da vedere se Google accetterà l’intromissione della FTC nel suo business o come per la Cina, inizierà un lungo contenzioso.

Voi che ne dite ?