Ancora Call of Duty: C.O.D World at war
Ecco sui nostri monitor il nuovo gioco della serie Call of Duty , il celebre sparatutto bellico di Activision, che dopo il grande successo del quarto capitolo, si ripresenta con alcune importanti novità. Innanzitutto per quanto riguarda lo sviluppatore, che passa da Infinity Ward a Treyarch e, in secondo luogo, l’ambientazione, che torna a essere quella della Seconda Guerra Mondiale, dopo il quarto capitolo della saga Call of Duty, che ci aveva proiettato nell’epoca contemporanea conducendo i giocatori in Medio Oriente e nella Russia post comunista.
Però per molti questo ritorno alla seconda guerra mondiale ha dato molto di brodo riscaldato, dato che anche edizioni precedenti si sono rifatte ad essa, però con storie diverse.
Gameplay
La trama si sviluppa attraverso due diverse trame: la prima si svolge nelle isole del Pacifico e vede i marine americani combattere contro i Giapponesi.
La seconda, invece, ripropone uno scenario più classico, seguendo un soldato dell’Armata Rossa da Stalingrado fino all’assalto finale di Berlino, evento che segnerà la fine definitiva del Terzo Reich.
In entrambi i casi comunque lo scopo sarà uno solo: difenderci dall’attacco nemico, con la costante tensione provocata dall’accerchiamento a cui saremo perennemente sottoposti
Questa diversità di scenario si ripercuote anche sul gameplay. Nelle giungle del Sud-Est asiatico, ad esempio, è necessario fare attenzione alle imboscate dei soldati nipponici che si mimetizzano nella vegetazione per poi attaccare con la baionetta innestata sul fucile.
Infatti li si può vedere che si mimetizzano e si alzano all’improvviso da un letto di foglie e ci corrono dietro al grido di “Banzai”.
Mentre per ripulire bunker piuttosto che trincee è finalmente disponibile un utile lanciafiamme , il fuoco è stato reso in maniera particolarmente convincente, quindi usare il lanciafiamme sarà un’esperienza molto appagante.
Sul fronte europeo, invece, i combattimenti avvengono più che altro in città diroccate con tanto di edifici sventrati e presentano un approccio più tradizionale con qualche interessante variazione sul tema. In alcune occasioni, infatti, ci si troverà a guidare un carro armato russo, così come nella campagna precedente era stato possibile salire a bordo di un idrovolante della marina statunitense per mettersi al controllo di una mitragliatrice.
Il gameplay, per il resto, risulta piuttosto lineare e ricco di eventi scriptati, ossia di situazioni che si attivano automaticamente quando si raggiungono determinati punti dello scenario. Ciò non toglie, comunque, che la qualità delle missioni e la loro spettacolarità siano indiscutibilmente di alto livello, anche se la lunghezza di gioco è limitata.
Infine le armi a nostra disposizione per nostra fortuna sono molte anche se possiamo portare con noi solamente due armi e le granate.
Infatti ritroviamo:
- trench gun la novità del gioco ,che è scarso sulle lunghe distanze, ma sulle distanze ravvicinate è ottimo.
- l’Arisaka un fucile con baionetta
- l’MP40 e l’MP44 mitra leggeri e pesanti
- il fucile di precisione Kar98k, e l’MG42
- Garand
- il Thompson M1A1
- il Bar
- le mitragliatrici Browning
- lo Springfield M1903
e altre ancora…
Caratteristiche tecniche
Sul versante tecnico questo nuovo episodio della serie implementa il medesimo motore grafico del quarto capitolo con alcuni miglioramenti. Ottime e verosimili, come sempre, le animazioni dei personaggi e spettacolari gli effetti di fumo. Buono anche il doppiaggio in lingua italiane, le musiche di sottofondo e i vari effetti sonori.
Il comparto tecnico di Call of Duty è di buon livello ed è caratterizzato da buone animazioni e discrete textures, anche se un po’ troppo simili a quelle del terzo capitolo.
Il lato grafico, appunto non eccelso, ha però un indiretto vantaggio, cioè non richiede requisiti di sistema eccessivi.
Multiplayer
Ciò che però eleva sopra la media Call of Duty – World at War, è il comparto multiplayer, da sempre fiore all’occhiello della serie.
Oltre alle modalità tradizionali e alla classica possibilità di salire di grado, sbloccare nuove abilità o armi, è stata introdotta una modalità cooperativa nella quale si possono affrontare tredici dei quindici scenari e grazie alla quale le missioni in single player possono essere affrontare insieme ad altri giocatori fino a un massimo di quattro .
Inoltre l’ esperienza multiplayer è resa più emozionante anche grazie alle diverse modalità che vanno dal classico Deathmatch a squadre, cerca e distruggi, sabotaggio e così via per una esperienza che si annuncia senz’altro lunga.
Per i collezionisti è, infine, disponibile un’edizione speciale che contiene una borraccia ed è caratterizzata da una bella scatola metallica ma, soprattutto, include una serie di bonus che il giocatore potrà poi utilizzare nelle partite online.
SCHEDA TECNICA:
SVILUPPATORE Treyarch
PUBLISHER Activision
GENERE Fps
GIOCATORI 1 – ?
ONLINE SI
CONSOLE Pc
CARATTERISTICHE:
Windows Vista/XP, Processore: Intel Pentium 4, 3.0 Ghz Memoria Ram: 512Mb Scheda Video: Shader 3.0, nVidia GeForce 6600GT / ATI Radeon 1600XT da 256Mb
VOTI:
GRAFICA: 8,5
SONORA: 8
GIOCABILITA’:7
LONGEVITA’:7
VOTO FINALE: 8
PRO:
Ottimo il comparto sonoro
Effetti convincenti
Alcune sessioni sono una gioia per gli occhi.
Multiplayer allo stato dell’arte
CONTRO:
Single player breve
Scarsa libertà d’azione
Lievi svarioni nella traduzione
Danilo Panettieri per Flashmobile.it